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La letteratura va a corte dal fumetto?

Qui troviamo un po' di copertine della "generazione dopo Dio".
Possiamo trovare un'illustrazione di un "Felix su un piedistallo" di Kenny Sharf su un libro dal titolo "La vita dopo Dio" (di Douglas Coupland, l'autore di "Generazione x"), con un'info supplementare "Siete la prima generazione crescita senza religione"
Per molti nuovi scrittori il termine romanzo viene sovente posto tra virgolette: "...con scrittori come Scarpa, Ammaniti, Brizzi, Santacroce e tanti altri (...) si verifica un ribaltamento vistoso e forse irreversibile del tradizionale rapporto di dipendenza del fumetto nei confronti della letteratura. Se una volta era il fumetto che andava a corte dalla letteratura per abbeverarsi di storie, in molti nuovi scrittori è la letteratura che va a corte dal fumetto..." . E' in questi termini che si esprime Francesco Dragosei nel suo saggio "Letteratura e merci". Non solo fumetti, ma anche una invasione di marche e griffe, che contribuiscono, secondo l' autore di "Letteratura e merci" alla degradazione della letteratura di primo, secondo, terzo grado, tanto che ad esempio a volte la stessa forma romanzo viene messa in discussione.

E' suggestiva questa descrizione, della degradazione progressiva e irreparabile, che entra anche nel romanzo. Detto in altri termini la Vera Letteratura , Alta Letteratura, viene corrosa e degradata.
Questa descrizione mi sembra si basi su un'idea della letteratura alta e bassa.

Ma rimane comunque suggestiva, al punto che, questa degradazione, si, dopo avere mangiato e smembrato il corpo del "romanzo" (la letteratura alta, il vero romanzo ) si diffonde anche alla superficie del corpo, ai suoi 'peritesti':
sia all' illustrazione vera e propria (fumetti italiani, immagini che non sono tratte dai fumetti ma che lo sembrano, o fotografie di costruzioni Lego e simili) sia ai titoli (Tre ragazzi immaginari di Enrico Brizzi, che sembra proprio la traduzione di Three imaginary boys dei Cure; ed è appena uscito in libreria anche un Boys don't cry!), ed anche in quarta di copertina, dove troviamo per alcuni libri commenti al libro del leader dei Garbage e Tom Waits (Ingannevole è il cuore...), piuttosto che di critici letterari.

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