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2. Testo e interpretazione
2.3. Competenze interpretative
La copertina è una soglia tra testo e non-testo, intrattiene dei rapporti con il testo (la narrazione) ed anche con tutto cio' che stà fuori, che non è testo. Non è un territorio neutro, data la sua possibilità di instaurare con il potenziale "lettore" un "patto di lettura". Come c'è un lettore del testo, così c' é anche un lettore del peritesto e possono benissimo non coicidere, dal momento che ho la possibilità di citare il titolo di un libro senza per questo averlo letto. In quest'ultimo caso sono a conoscenza del titolo del romanzo, ossia sono il "lettore del peritesto", ma non ho mai letto il libro, per cui non sono il "lettore del testo". Anche se non avessi mai letto nessuno dei romanzi di Gabriel Garcia Marquez, potrei leggere su un quotidiano un' articolo intitolato "Cronaca di un sequestro annunciato" o un libro dal titolo "L'amore ai tempi di internet" e cogliere o meno la citazione, ma molto probabilmente mi è familiare, l'ho già sentito da qualche parte e lo riconosco. "Dal punto di vista puramente comunicativo l'essenziale non è che il destinatario riconosca l'origine, ma che avverta un andamento familiare nell'enunciato, che provi una sensazione di déjà vu". Tra le funzioni che puo' avere una copertina quella del riconoscere e' fondamentale; in questo senso la copertina si deve agganciare a qualcosa che ho gia' visto, già conosciuto. Questa funzione può essere assolta dal titolo o dall' illustrazione o dall'impaginazione complessiva. Posso riconoscere un titolo in analogia con altri titoli, un'illustrazione in rapporto ad altre illustrazioni (Fig. 10-14). Il lettore del peritesto deve quindi possedere determinate competenze intertestuali per potere attuare la sua collaborazione interpretativa, riconoscendo l'eventuale rinvio a immagini e titoli identici o affini ( per somiglianza o contrapposizione ). Cosi' un libro appartenente ad un determinato genere letterario si fara' riconoscere come tale attraverso alcune costanti: la cornice rotonda entro la quale è collocata l'immagine e il colore giallo della copertina, sono gli elementi che contraddistinguono la collana dei Gialli Mondadori: "Il primo libro poliziesco a larga tiratura esce in Italia nel 1932. E' un volumetto di duecentocinquanta pagine rilegato in cartoncino arancione, s'intitola La strana morte del signor Benson di S. S. Van Dine e costa 5 lire. Ha una sovraccoperta gialla con il titolo, il nome dell'autore, un disegno inquadrato in un cerchio rosso e uno slogan di effetto immediato come 'si legge d'un fiato' o 'questo libro non vi farà dormire'. Il colore della sovraccoperta finisce per coniare un nuovo vocabolo: romanzo giallo diventa in italiano sinonimo di romanzo poliziesco." (fig. 8) La copertina ha la funzione di selezionare fasce di lettori e queste possono essere anche molto specifiche nel momento in cui si fa riferimento a media quali il fumetto, la musica. Un libro di Enrico Brizzi Bastogne ha in copertina un'illustrazione di Zanardi, un personaggio dei fumetti di Andrea Pazienza; Occhi sulla graticola di Tiziano Scarpa un' immagine che si rifà ai Manga giapponesi: "In Occhi sulla graticola di Tiziano Scarpa la presenza dei fumetti manga si annuncia sin dalla copertina del libro, dichiarando a chi si accinge a leggere che si chiederanno competenze una volta non richieste, se non addirittura incompatibili con la fruizione della letteratura. E la presenza del fumetto non è delusa, giacchè buona parte del 'romanzo' è costituita da un continuo, metanarrativo discorso sul fumetto giapponese. Se non bastasse, all'interno del gracilissimo intreccio si ritrovano continuamente temi, luoghi, stilemi desunti dai manga." Tre ragazzi immaginari sempre di Enrico Brizzi è anche il titolo, tradotto in italiano, di una canzone dei Cure. High Fidelity, il titolo di un romanzo di Nick Hornby, gioca con il doppio senso, l'immagine di copertina sottolinea uno solo dei due possibili significati del titolo attraverso l'immagine in primo piano di un volto di una ragazza. "Negli ultimi quindici anni è diventata un topos la colonna sonora nei titoli di coda dei romanzi dei giovani scrittori. Oltre a dedica, esergo, risvolto, quarta di copertina e prezzo, il paratesto canonico ormai annovera elenchi di gruppi band dischi canzoni. Si vorrebbe che il libro suonasse."

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